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Tivoli – Invasione di Vespe Orientalis nel centro storico: l’allarme delle Guardie Zoofile

In un articolo del 12 settembre 2024, vi avevamo riportato l’allarme lanciato dal noto etologo Andrea Lunerti, il quale aveva annunciato che la Vespa Orientalis, si stava spostando velocemente da Roma in direzione Tivoli. (Tivoli – Gli esperti lanciano l’allarme: la “vespa orientalis” minaccia la città – FOTO). A meno di due mesi di distanza, la Vespa Orientalis non solo sarebbe arrivata in città, ma avrebbe invaso una buona parte del centro storico. Stavolta ad avvertire la popolazione sono le Guardie Zoofile Kronos Valle Aniene, che in un lungo post hanno spiegato come riconoscere e come comportarsi in presenza di questi esemplari nelle vicinanze.

“Il Calabrone orientale (Vespa orientalis Linnaeus) è un imenottero, appartenente alla famiglia Vespidae (Vespe, Calabroni), genere Vespa (veri calabroni). Gli adulti hanno due paia di ali e una lunghezza del corpo da 25 a 35 mm. Sono di colore bruno-rossastro con bande gialle distintive sull’addome (segmenti posteriori del corpo) che non si estendono fino alla punta. I nidi sono di solito costruiti nel terreno, sugli alberi, ma anche negli anfratti dei muri (come sta accadendo nel nostro centro storico): è necessario pertanto prestare attenzione ad aperture nei muri dovute alla installazione di condizionatori o allarmi, ai fori rimasti aperti a seguito di rimozione di impianti, e tenere sotto controllo l’eventuale svolazzamento di insetti nelle prossimità”.

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COME COMPORTARSI IN PRESENZA DEL CALABRONE ORIENTALE

In caso di presenza accertata o sospetta di vespe orientali, è opportuno seguire alcune semplici precauzioni:

  • in caso di contatto con vespe orientali (e in generale, con imenotteri) restare calmi e, se possibile immobili;
  • non usare mai gli insetticidi per zanzare o altri insetti poiché la loro azione è lenta e di solito gli imenotteri riescono a pungere chiunque si trovi nelle vicinanze prima di morire;
  • usare cautela quando si lavora in aree a rischio (all’aperto, in luoghi che non siano stati frequentati a lungo o che presentino aree di possibile interesse per i nidi).

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