Un’altalena per persone affette da disabilità per ricordare Anna, o “Annarella”, come tutti la chiamavano, donata da medici e infermieri che hanno potuto conoscerla e apprezzarla. A 33 anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo è ancora vivo nei pensieri di chi l’ha incontrata. Ad annunciarlo è un post sul gruppo “Sei di Tivoli se…”, che ha pubblicato una nota ricevuta dal Reparto Pediatria Ospedale di Tivoli che riportiamo integralmente.
“Crediamo che molte persone ricordino Anna, o Annarella come la chiamavano tutti quando girava con la sua carrozzina nel reparto di Pediatria Ospedale di Tivoli; le piaceva salutare e parlare con gli altri bambini ricoverati e li consolava quando dovevano essere sottoposti a terapie “fastidiose”; riusciva a rassicurare persino le mamme preoccupate! Col passare degli anni, erano diventate frequenti anche le sue “fughe” dall’Ospedale nei soggiorni estivi dell’Unitalsi a Cineto Romano, a San Gregorio, a Mandela o per i pellegrinaggi in treno al Santuario di Loreto o per un breve bagno nella piscina delle Acque Albule o per andare a vedere come era fatta la neve o per passare una notte a casa del suo angelo custode Romana…
Anna non è stata la nostra mascotte ma un Angelo disceso direttamente dal cielo! Difficilmente la vedevamo lamentarsi…si prendeva la testa fra le manine e soffriva in silenzio. Siamo soliti, da sempre, riunirci ogni tanto per passare qualche ora insieme ma, nonostante siano passati 33 anni da quando Anna è volata in cielo, il filo rosso che ci tiene uniti è sempre lei! Tanti episodi potremmo raccontare della sua breve ed intensa vita, uno probabilmente meno noto è quello di un breve colloquio in San Pietro con Giovanni Paolo II che mostra, oltretutto, la sua prontezza di spirito e la sua intelligenza.
Anna è stata portata più volte a San Pietro per la festa della Madonna di Lourdes e sempre in prima fila; la sua presenza non passava inosservata, neanche al Papa. Non appena il Papa le arrivò vicino subito allungò la mano e si salutarono. Il Papa le domandò come si chiamasse e dove viveva ed Anna rispose “Mi chiamo Anna e vivo sempre in ospedale, perché non mi vieni a trovare?” Una carezza, un “va bene,va bene” da parte del Papa che passò a salutare i malati vicini. L’anno successivo Anna era ancora in prima fila. Il Papa le si avvicinò e le domandò come si chiamasse e lei “ Ma te l’ho già detto l’anno scorso, te lo sei dimenticato? Mi avevi anche promesso che saresti venuto a trovarmi in ospedale” Il Papa sorrise e chiese scusa per quella promessa mancata, mentre intorno a loro due era tutta una risata ed un applauso Perchè scriviamo questo post? Vorremmo ricordare Anna con un gesto simbolico ma concreto; vorremmo donare ai giardini pubblici di Tivoli uno o due giochi per disabili, in particolare un’altalena alla quale essi possano accedere direttamente con la carrozzina; l’Assessore ai Parchi e Giardini ha già dato la sua disponibilità;”.
il prezzo della singola altalena è tra i 3500 ed i 4000 €; chiunque volesse contribuire può inviare il suo contributo ENTRO IL 30 NOVEMBRE a: IL SOGNO ONLUS, causale IN RICORDO DI ANNA, IT73Z0306909606100000405705
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