Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa delle forze politiche locali Forza Italia, Azione e Rinascimento con Sgarbi, le liste civiche Amore per Tivoli e Sguardo al Futuro e i consiglieri comunali Fidanza, De Santis, Tropiano, Napoleoni e Ricci.
“Lo scorso 15 dicembre è stato approvato in Consiglio Comunale l’ultimo bilancio comunale dell’era proiettiana. A votarlo soltanto 13 consiglieri comunali su 25 (maggioranza appena sufficiente ad evitare lo scioglimento del Consiglio Comunale). Mentre la Corte dei Conti ha messo sotto la lente gli ultimi bilanci, i cittadini tiburtini pagano salato il conto di scelte scellerate che hanno minato nelle fondamenta il tessuto economico-sociale della città.
Infatti, nonostante le aliquote Imu e l’addizionale Irpef siano state confermate al massimo previsto della legge, le tariffe dei servizi comunali abbiano subito rincari, in alcuni casi fino al 200% (ad esempio ex Cosap, tassa sulla pubblicità, strisce blu, tasse cimiteriali ecc.), e la tariffa Rifiuti (disattese le mirabolanti promesse) gravi nel 2024 ancora pesantemente sulle tasche di famiglie ed imprese tiburtine, i Revisori dei Conti scrivono nel loro parere che “l’equilibrio di parte corrente si raggiunge tramite l’utilizzo di entrate di natura straordinaria” che, detto in parole più semplici, vuol dire che senza la vendita del patrimonio immobiliare e senza entrare “una tantum” saremmo già da tempo in dissesto finanziario.
Tutto ciò a fronte di servizi comunali ridotti ai minimi termini e, al netto dei fondi del PNRR, di nessuna risorsa finanziaria da destinare a nuovi investimenti nei prossimi due anni. I tiburtini vedono con i loro occhi una città che necessita di manutenzione delle strade, dei parchi e dei giardini, di nuovi parcheggi, di telecamere per la sicurezza, di adeguati sostegni alle famiglie in condizioni di disagio, di nuovi alloggi popolari, di politiche culturali e turistiche all’altezza della sua storia trimillenaria, di rispetto per tutti i quartieri e, soprattutto, di una classa dirigente che si occupi dei problemi e delle emergenze del territorio e non del proprio bacino elettorale. è nostra intenzione sostituire al “sistema Proietti”, un’amministrazione in grado di tornare a dialogare con i cittadini, con le imprese, con i comitati di quartiere e con le associazioni socio-culturali e sportive, in netta discontinuità con quanto accaduto nel recente passato”.