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Tivoli – Strada di Quintiliolo, parla l’ingegnere: “Sarà moderna e a due corsie. Tempi? Prima del previsto”

La Strada di Santa Maria di Quintiliolo, meglio nota semplicemente come Quintiliolo, è stato e tornerà ad essere un punto di snodo cruciale per deviare il traffico della Tiburtina e collegare Tivoli alle zone circostanti. Da giugno 2020 l’antica strada è chiusa al traffico a causa di un cedimento, una frana del muro, che ha riguardato un suo tratto: l’incrocio con la Strada Provinciale che porta a Marcellina. A tre anni dall’avvenimento, l’1 giugno 2023, dopo i finanziamenti ricevuti da Città Metropolitana di Roma, la progettazione dell’intervento e l’affidamento dei lavori, sono cominciati ufficialmente i lavori, portati avanti dall’Impresa Giorgio Lanzetta Spa per un importo pari a 349 mila 656 euro e 55 centesimi. Il cantiere dovrà essere terminato entro 240 giorni dalla data di affidamento e quindi intorno alla metà di dicembre.

A quasi due mesi dall’inizio dei lavori, La Tiburtina News ha intervistato in esclusiva il dott. Ingegnere Crediano Salvati, R.U.P. incaricato, nonché direttore operativo, per capire come procede l’intervento, cosa prevederà e i tempi entro cui si pensa di poter concludere. “Abbiamo cominciato il cantiere con delle opere provvisorie perchè il terreno di valle era ovviamente disastrato. Quindi abbiamo creato dei sentieri per permettere agli operai di lavorare in sicurezza. Questo lo abbiamo fatto utilizzando delle palancole in legno, dei picchetti in ferro, dei tiranti in acciaio e dei controventi”.

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PRIMA FASE CONCLUSA – “Abbiamo realizzato le condizioni di sicurezza per poter operare e questo ci ha consentito di accedere nella parte bassa dell’antico muro in pietra che ha subito il crollo. Dopodiché abbiamo cominciato l’opera di ricostruzione del muro crollato. Questa si è di fatto conclusa, il muro è stato completamente realizzato, in più è stato consolidato con iniezioni di malta cementizia e resine speciali tutto il muro esistente che non è crollato. Avevamo infatti accertato che la malta legante dei mattoni non esisteva praticamente più. Con queste applicazioni abbiamo ripristinato la continuità materica, sia esternamente che nella parte interna del muro. Per ricostruire il muro crollato c’è stata la supervisione di un restauratore qualificato e di un’archeologa qualificata, abilitata e iscritta, la dottoressa Fabiana Marino, con cui ho lavorato in passato e della cui professionalità mi posso fare sicuramente garante”.

LA SECONDA FASE – “Abbiamo quindi concluso questa prima fase. Adesso dobbiamo passare alla seconda, dove realizzeremo dei pali di fondazione ai piedi del muro ricostruito per evitare lo slittamento verso valle. Ci saranno una serie di micropali in acciaio e calcestruzzo che si infileranno per circa cinque metro al di sotto del muro ed eviteranno lo scivolamento. Questo è un intervento necessario dettato da norme antisismiche. La strada sarà una strada moderna. Dopo di questo procederemo allo spostamento dei sottoservizi, dove c’è una linea di media tensione Enel e delle linee Telecom per le quali noi faremo uno scavo, riprendendo un percorso dalla Tivoli-Marcellina e continuandolo sulla strada Santa Maria di Quintiliolo”.

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COME DIVENTERà – “L’intervento più importante riguarderà la realizzazione dei pali che sosterranno una soletta in cemento armato che andrà a sbalzo sul limite della strada per consentire un allargamento della stessa. In questo modo la strada potrà disporre di un serbatoio di accumulo di veicoli che non influenzi il traffico sulla strada provinciale Tivoli-Marcellina. L’allargamento avverrà in quel punto perchè davanti c’è una strettoia dovuta alla presenza di una costruzione preesistente e perchè siamo impossibilitati ad allargare verso monte la strada, in quanto sovrastata dalla provinciale Tivoli-Marcellina. Quindi lì continuerà ad esserci il senso unico alternato, mentre a monte, grazie all’allargamento realizzeremo due corsie. Il tutto da progetto e da autorizzazione paesistico-archeologica rilasciata dalla Sovrintendenza. Questa è una cosa che ci tenevamo a realizzare per migliorare la viabilità e la sicurezza in quel tratto”.

I TEMPI – “Termine entro metà dicembre? Noi contiamo di finire prima. Adesso abbiamo temporaneamente sospeso i lavori per la salvaguardia dei lavoratori in questi giorni di temperature elevate, poiché il cantiere è praticamente sempre assolato. Per questo abbiamo deciso la momentanea sospensione per qualche giorno, ma sempre senza abbandonare il cantiere che è costantemente controllato. Oggi, in questa fase attuale, non posso dire se finiremo a ottobre o novembre, dovremo fare anche delle prove di carico per visionare le condizioni di sicurezza. La strada infatti, in virtù dei lavori che faremo, non poggerà più sul muro esistente. Quel muro sopporterà solo il proprio peso. Non sopporterà più né il carico della strada, né quello dei veicoli, ma questi saranno sostenuti dalla soletta in cemento armato a sbalzo di cui parlavamo prima, a sua volta sostenuta dai pali. Tutto questo chiaramente viene fatto sotto la sorveglianza dell’archeologa e speriamo tutti quanti che non ci siano emergenze archeologiche significative da dover sospendere momentaneamente i lavori. In ogni caso noi contiamo di finire prima del termine previsto dei lavori”.

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