L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ aderisce al progetto #scenedaunpatrimonio, proposto dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione – ICCD del Ministero della Cultura, nell’ambito della propria missione istituzionale di conservazione e valorizzazione delle collezioni fotografiche e di gestione del Catalogo generale del patrimonio culturale. Nella condivisione di questa iniziativa si è scelto di raccontare, attraverso una apposita campagna di raccolta fotografica attivata sul portale #scenedaunpatrimonio, VILLÆ VIVE, una narrazione per immagini della storia sociale, familiare e di comunità che ha interessato i siti di Villa Adriana, Villa d’Este, Santuario di Ercole Vincitore, Mensa Ponderaria e Mausoleo dei Plautii, in cui sono ancora oggi evidenti i segni dell’evoluzione occupazionale, industriale, artigianale, imprenditoriale ed economica che ha caratterizzato il territorio tiburtino e che ha inevitabilmente lasciato tracce anche sul paesaggio.
Per ragioni di ordine storico, il periodo di interesse parte dalle origini della fotografia, dalle prime testimonianze dell’Ottocento, fino all’affermazione del “digitale” intorno agli anni Novanta del secolo scorso. Di particolare rilievo è l’area del Santuario di Ercole Vincitore a fronte della vocazione industriale del sito, a partire dal Seicento, esemplificativa del progresso tecnologico europeo (fabbrica armigera della Camera Apostolica dal 1612, fonderia istituita da Luciano Bonaparte nel 1802, Centrale Idroelettrica Mecenate installata nel 1886 dalla Società per le Forze Idrauliche, cartiera dell’industriale Giuseppe Segrè nel 1889). Testimone privilegiato di questa affascinante evoluzione è l’archivio fotografico Salvati-Perini, il quale costituisce una fonte fondamentale e il primo tassello per la ricostruzione storica del territorio locale.
CLICCA QUI PER GUARDARE LE FOTO
“L’interesse di questo progetto di comunicazione – spiega il direttore delle VILLÆ, Andrea Bruciati – deriva dalla possibilità di consegnare alla pubblica fruizione, quella visione del patrimonio che, accanto alla dimensione oggettuale, vuole far emergere anche la componente immateriale del bene culturale, l’illusione di aver effettuato un viaggio a ritroso nella memoria. In un certo senso la fotografia cristallizza il ricordo esaltandone la funzione identitaria, restituendo esattamente quello che ha visto anche quando gli anni sono passati trascinando con sé luoghi e persone. Un approccio diverso rispetto ai canoni degli archivi fotografici istituzionali, una nuova avventura dello spirito che fruisca di strumenti diversi per attingere ad un patrimonio culturale perenne.”
“Con il lancio della campagna di raccolta VILLÆ VIVE su #scenedaunpatrimonio – spiega il direttore ICCD, Carlo Birrozzi– intendiamo aggiungere un nuovo prezioso tassello di conoscenza sul patrimonio culturale italiano che, accanto alla dimensione oggettuale, vuole far emergere anche la componente immateriale del bene culturale, valorizzando al tempo stesso la fotografia in quanto essa stessa patrimonio da tutelare. Tutti gli utenti iscritti al portale possono in questo modo realizzare una rinnovata e inedita narrazione che ruota intorno a questi siti di inestimabile valore per la nostra storia e la nostra identità.”
Link al portale #scenedaunpatrimonio
Fonte: Villae