FONTE NUOVA – Il Sindaco Piero Presutti, in una lunga nota pubblicata sui canali ufficiali del Comune di Fonte Nuova ha annunciato che: “Dopo 50 anni di degrado, oggi è stata posta una pietra miliare per il futuro di Madonna delle Rose e della nostra Città. Ieri la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il d.l. 60/2024, c.d. decreto coesione, che contiene all’articolo 15 bis la norma che consentirà a breve la sottoscrizione dell’accordo già deliberato alla fine del 2022 dal nostro comune e dal comune di Mentana, dal C.d.A. dell’Università “La Sapienza” e dalla Regione Lazio.
Oltre alla risoluzione della annosa questione del possibile dissesto dei comuni a causa del debito nei confronti dell’Università, ammontante a quasi 15 milioni di euro ed ormai accertato con sentenza esecutiva dal 2017, grazie anche al contributo fondamentale della Regione Lazio, l’accordo prevede l’acquisto dell’intero complesso di Madonna delle Rose da parte della stessa. E’ questo l’aspetto, ancor più importante per il nostro territorio. Avremo, quindi, una proprietà pubblica di circa 110.000 mq localizzata in uno dei posti più pregevoli ed in posizione baricentrica tra i centri abitati di Tor Lupara e Santa Lucia. Si aprono quindi grandi prospettive di sviluppo in termini di servizi pubblici e questo dovrà essere l’obiettivo principale per il futuro per qualunque Amministrazione di Fonte Nuova.
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Si è giunti a questo risultato grazie ad un paziente e continuo lavoro di raccordo tra le istituzioni coinvolte ed oltre, iniziato nel 2017 immediatamente dopo l’insediamento di questa Amministrazione, portato avanti nonostante la miopia di altri, ma per l’importanza strategica del progetto non si poteva non perseverare. In particolare è stato determinante l’aver cercato da subito, prima della seconda sentenza definitiva della Cassazione, una interlocuzione con il creditore, cioè l’Università, proponendogli soluzioni alternative che implicassero anche la riqualificazione/rigenerazione urbanistica del loro compendio. E’ doveroso, quindi, riconoscere a La Sapienza l’atteggiamento comprensivo e collaborativo mantenuto nonostante tutto, senza il quale la strada del dissesto senza avere nulla in cambio sarebbe stata ineluttabile.
Infine, è doveroso da parte mia ringraziare, anche citandoli espressamente, i principali protagonisti di questo insperato risultato: in primis il nostro eccellente segretario comunale Francesco Rossi, lo studio legale Bianca, l’avv. Alessio Mauro, l’assessore Riccardo Guidarelli, per avermi costantemente supportato con la loro professionalità; il presidente della sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, nonché nostro concittadino, prof. Ing. Paolo Colarossi; il presidente vicario della scorsa Giunta Regionale on.le Daniele Leodori ed il Direttore della Ragioneria regionale dott. Marco Marafini, artefici dell’intervento legislativo e dell’impegno economico della Regione Lazio che ha sbloccato la situazione; l’attuale Amministrazione Regionale ed in particolare l’ass.re al Bilancio on.le Giancarlo Righini che appena insediato, pur nella difficoltà di far quadrare un bilancio regionale “complicato”, non solo non ha avuto alcun dubbio nel confermare gli impegni assunti, ma è si è speso personalmente per noi presso il M.E.F. e la ragioneria generale dello Stato; il Segretario Generale della Corte dei Conti, Presidente Franco Massi, che si è immediatamente attivato per convocare un tavolo istituzionale ai massimi livelli dove è stata definita la soluzione giuridica della questione; il deputato del nostro collegio, nonché sindaco amico di Palombara Sabina, on.le Alessandro Palombi, la nostra infaticabile consigliera regionale on.le Micol Grasselli, che insieme al capogruppo di F.d.I. in consiglio comunale, Cristian Capriotti, hanno reso possibile l’inserimento dell’emendamento predisposto nel d.l. coesione. Chi ben comincia è a metà dell’opera. Siamo solo all’inizio, ma è un ottimo inizio”.
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