Marco Pucci, tifoso laziale residente a Tivoli, rischia il Daspo, ovvero il divieto di accedere a manifestazioni sportive. Il motivo? Un folle gesto d’amore per la sua squadra del cuore. La scorsa domenica, 26 maggio, Marco Pucci era all’Olimpico per assistere a Lazio-Sassuolo, ultima partita del campionato 2023/2024 di Serie A. Per l’occasione allo stadio era presente Sven Goran Eriksson, ex allenatore biancoceleste, malato terminale a causa di un cancro al pancreas incurabile. Eriksson, che vanta la vittoria di uno Scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia, tra il 1997 e il 2000 con la Lazio, ha fatto vivere momenti di gioia intensi alla tifoseria biancoceleste.
Per questo Marco, non pensando alle conseguenze del suo gesto, ha deciso di scavalcare la vetrata che separava gli spalti dal campo e correre verso di lui, abbracciandolo e regalandogli la sua sciarpa. Marco Pucci è stato immediatamente fermato dalla sicurezza, il quale lo ha poi allontanato. Ora, a causa di un folle gesto d’amore, rischia fortemente di non poter più assistere per molto tempo alle partite della sua squadra del cuore.
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Lui è mio fratello innamorato da sempre e più di ogni altra cosa della sua Lazio. Mi ricordo le sue lacrime sin da piccolo quando la Lazio perdeva, un amore troppo forte che lo ha portato a vivere un’ esistenza tutta laziale e quella domenica già si intravedeva il dolore per il suo Eriksson e tutto il suo dispiacere per la malattia. Quel giorno Marco aveva deciso che tutti noi, insieme dovevamo andarlo a salutare così ha acquistato lui stesso i biglietti per lo stadio per me, i suoi figli e i suoi nipoti perché voleva a tutti i costi far conoscere il grande allenatore ai ragazzi. Il suo è stato un folle gesto d’affetto che si è consumato in un grande caloroso abbraccio. Ha sbagliato a violare ma togliere a lui la sua Lazio significherebbe togliergli il respiro. Grazie di cuore. ❤️