Antonino Fedele, 81 anni, ricercato da sei giorni per essere ritenuto l’assassino dell’ex genero 57enne di Marco Simone di Guidonia Massimiliano Moneta, si è costituito volontariamente nella giornata di lunedì 17 aprile. L’anziano è accusato di aver compiuto l’omicidio con due colpi di arma da fuoco all’interno del proprio terreno a Vada, in provincia di Livorno, dove è stato ritrovato il corpo.
L’anziano si è presentato alla stazione dei carabinieri di Rosignano in mattinata, poi è stato accompagnato al comando provinciale di Livorno dove sono partiti gli interrogatori. Per lui emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Oggi si trova presso la casa circondariale Le Sughere a Livorno. La notizia è stata comunicata in una nota dal comando provinciale dei carabinieri di Livorno: “Sebbene in una fase del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio, il giudice per le indagini preliminari ha ravvisato ‘indiscutibile la riconducibilità del fatto’ al Fedele che ha sparato al Moneta, ‘colpito due volte; la prima volta all’altezza dell’anca destra e la seconda al torace destro’; l’uomo ha dimostrato una forza di volontà enorme ed una capacità non comune. La pericolosità del Fedele è, dunque, elevata. Appare, in definitiva, necessario limitare la libertà dei movimenti del Fedele ed ostacolare ogni ipotesi di condizionamento delle indagini” si legge.
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