Il Carnevale di Tivoli Terme del 4 marzo si è rivelato un evento di grande successo, un momento di festa, condivisione e inclusione reale. Il Parco Arcobaleno si è trasformato in un luogo in cui bambini e ragazzi hanno giocato, dipinto, riso e ballato insieme, dimostrando che l’inclusione non è una semplice parola, ma qualcosa che si costruisce con gesti e momenti vissuti.
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Creatività, spettacoli e sorrisi condivisi
La giornata è iniziata con i laboratori creativi, un’occasione per tutti i partecipanti di dare spazio alla fantasia decorando splendide maschere, in un clima di collaborazione e allegria. Un’attività che ha coinvolto tutti senza distinzione, ribadendo il vero significato di inclusione: stare insieme, senza barriere.
Poi, la magia ha preso vita con Maga Spugna, capace di incantare grandi e piccoli con il suo spettacolo. Il ritmo travolgente della Murga Sincotrullo ha trasformato il pomeriggio in una festa collettiva, fatta di musica, energia e partecipazione. Il tutto accompagnato dalla voce di Stefano Lochi, che ha reso l’atmosfera ancora più speciale.
Il photobooth ha regalato momenti di divertimento e ricordi preziosi. Le immagini scattate racconteranno questa giornata anche nei prossimi giorni, con il contest fotografico che vedrà una foto vincitrice premiata con un piccolo riconoscimento simbolico.

Un evento costruito dalla comunità
Questo Carnevale ha dimostrato che la comunità è il cuore pulsante di un territorio. È stato un evento nato e costruito grazie all’impegno di chi ha creduto in questa iniziativa, dai vari enti, dalle realtà associative ai volontari, passando per tutte le persone che hanno scelto di partecipare, semplicemente esserci.
Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata speciale, con il proprio impegno, il proprio lavoro o semplicemente con la propria presenza. Associazioni, educatori, famiglie, volontari e cittadini hanno dimostrato che la vera inclusione si realizza attraverso la condivisione e la partecipazione attiva.
Roberto Finucci, presidente dell’Associazione L’Eco di Tivoli Terme, ha espresso con emozione la sua soddisfazione: “Stasera è stato un successo… Vedere bambini e ragazzi con disabilità sorridere insieme, giocare insieme, colorare le loro bellissime maschere insieme e meravigliarsi della bravissima Maga Spugna e del gruppo La Murga Sincotrullo, tutto accompagnato dalla musica e bellissima voce di Stefano Lochi, è stata per noi un’esperienza meravigliosa.”
Ma accanto alla soddisfazione, non è mancata una nota amara, legata all’assenza di alcune figure istituzionali: “Non ringrazio nessuno del consiglio comunale fatto eccezione per chi ho già ringraziato… Non ringrazio nessuno della Commissione al Sociale per non essere venuti. Non ringrazio l’Assessore al sociale. Non ringrazio il Vicesindaco. Non ringrazio nessuno dei Consiglieri comunali che si riempiono tanto la bocca, i post, le interrogazioni, le mozioni ecc. ecc. sull’inclusione e sulla disabilità… Ovviamente di Maggioranza e Opposizione, nessuno escluso.”
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Inclusione: una scelta, non una parola di circostanza
L’inclusione non può essere un concetto astratto, uno slogan o una parola da inserire nei programmi. L’inclusione è esserci. È partecipare. È scegliere di vivere questi momenti accanto alle persone che li rendono unici.
Anche Massimo Bucci, tra gli organizzatori dell’evento, ha voluto esprimere la sua soddisfazione per la riuscita della giornata, lasciando però una riflessione importante: “Grazie di cuore a tutti! Questo evento è stato una grande soddisfazione, un momento vero di condivisione e gioia. Ci abbiamo messo il massimo impegno e indubbiamente dobbiamo fare ancora meglio, ma spero, nel nostro piccolo, di essere riusciti ad accendere qualche fiammella, a far capire che inclusione significa non giudicare, non provare vergogna né compassione, ma semplicemente stare insieme, senza barriere. Solo con la partecipazione di tutti – e quando dico tutti, intendo nessuno escluso – possiamo davvero rendere il nostro territorio un posto migliore.” L’assenza di molti rappresentanti istituzionali non è passata inosservata. Ma il vero segnale è stato dato da chi c’era.
Un messaggio che va oltre il Carnevale
Questa giornata è stata molto più di una festa. È stata un’opportunità per dimostrare con i fatti il valore dell’inclusione. Per far sentire ogni persona parte della comunità, senza distinzioni, senza etichette, senza barriere invisibili. E a proposito di presenza… conclude Massimo Bucci: “Oggi c’erano persone che non avevano alcun ruolo ufficiale, nessun dovere istituzionale, nessun obbligo… eppure erano lì, tra i bambini, tra le famiglie, a vivere questa esperienza. Perché l’inclusione non è solo una parola da scrivere nei documenti o nei post. È esserci, anche quando nessuno ti obbliga a farlo.” Chi c’era, ha fatto la differenza. Chi non c’era, ha perso un’occasione per comprenderlo.