Intervenuta ai microfoni della Redazione de La Tiburtina News, Orsola Salvati, presidente dell’associazione “ColtiviAmo la Vita”, assegnataria dell’orto sociale di Villa Adriana, sito tra il Parco Begozzi (lato Via San Salvatore) e il rione “Adrianella”, ha fatto chiarezza in merito alla situazione emersa nelle ultime ore.
Tivoli – Orto sociale Villa Adriana, sopralluogo della Commissione per recuperarlo
“In risposta al Vs. articolo riguardante l’orto sociale, è da parte mia doverosa una risposta. Da parte dell’Associazione Coltiviamolavita (Associazione Tiburtina delle Persone con Disabilità ODV) l’intento era quello – con il supporto delle altre associazioni che con noi hanno presentato il progetto – di procedere all’avvio della coltivazione del terreno immediatamente dopo l’aggiudicazione del bando. Prima ci sono stati dei tempi “amministrativi”. Per la precisione l’aggiudicazione è di febbraio 2024, ma la firma della convenzione è solamente di maggio 2024. Nei mesi successivi abbiamo riscontrato una prima problematica di accesso all’area dell’orto e attraverso gli uffici dei lavori pubblici del Comune sono stati rimossi i vincoli che ostacolavano l’accesso e tagliata l’erba”.
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Poi prosegue: “Successivamente Coltiviamolavita con il supporto del Comitato di Quartiere Villa Adriana e il prezioso contributo di Nello Paolacci e di alcuni volontari individuali (che non fanno parte di nessuna delle associazioni coinvolte, ma che volevano dare il loro contributo ad aiutare le nostre associazioni composte da persone con disabilità, loro famigliari e volontari) si è cercato di procedere al dissodamento del terreno con l’ausilio di un trattore e un erpice messici a disposizione sempre a titolo gratuito dagli stessi volontari. Purtroppo non è stato possibile completare il lavoro perché in alcuni tratti del terreno, sotto il primo strato di terra, sono presenti massi e rocce che avrebbero compromesso il funzionamento dei macchinari”.
Infine conclude: “Abbiamo direttamente informato gli uffici che ci hanno assicurato un intervento dopo aver effettuato delle verifiche di cui avrebbero dovuto comunicarci l’esito. Siamo in attesa della risoluzione della problematica. Visti i contatti avuti direttamente con gli uffici e la disponibilità riscontrata non abbiamo mai provveduto a muoverci diversamente né a fare polemica. Ricordiamo che la gestione dell’orto è e sarà per noi una sfida e una responsabilità grande prima di tutto per la finalità sociale che ha. Ma non solo. Visto che nel nostro piccolo lavoriamo per questo tutti giorni. Ma anche per il valore che rappresenta per quel territorio. Per questo abbiamo cercato il supporto e la condivisione di altre associazioni compreso un comitato di quartiere. Chiunque, una volta superate le problematiche, vorrà unirsi ai volontari già coinvolti per aiutarci sarà il benvenuto”.
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