L’Albenga viene escluso dal campionato di Serie D. Il club ligure, dopo non essersi presentato nella gara contro l’Imperia, ha saltato anche quella contro il Novaromentin. La seconda rinuncia, come da regolamento, comporta l’esclusione automatica dal girone A di Serie D.
Una notizia che era nell’aria già da tempo, visto che a poche settimane dall’avvio di campionato la situazione aveva cominciato a traballare. Un ricambio continuo di giocatori, voci insistenti su presunti debiti, niente settore giovanile, mancanza addirittura degli steward per l’apertura dello stadio per le partite casalinghe. Una situazione figlia di strascichi già dalla passata stagione, con stipendi pagati in ritardo e non entro i termini previsti.
Una situazione messa in luce anche dalla Tivoli Calcio 1919, che nel ricorso presentato quest’estate per il ripescaggio in Serie D, aveva citato proprio la situazione dell’Albenga ed altre. Alla fine la richiesta di ripescaggio della Tivoli Calcio 1919 fu rigettata e ritenuta infondata, nonostante l’evidenza di alcuni elementi di criticità, che oggi emergono a galla, costringendo la compagine amarantoblu a partire in netto ritardo nella programmazione dell’attuale stagione che fino al 10 Settembre sembrava, senza ombra di dubbio, essere invece la Serie D. Nonostante questo fulmine a ciel sereno, la Società ci sembra non si sia completamente persa d’animo cercando di portare avanti questa stagione nei migliori dei modi.
Un disastro annunciato che fa emergere delle perplessità sui parametri d’iscrizione di quello che, a tutti gli effetti, è la quarta serie nazionale. Che serva una riforma e dei parametri più stringenti per una nuova Serie D?
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