ASA Tivoli SpA come ogni anno celebra la Giornata internazionale contro lo spreco alimentare, che ricorre il 5 febbraio, con il suo impegno diretto in iniziative volte a sensibilizzare i cittadini, di ogni fascia di età, sulle buone pratiche, come quella di attuare il riuso creativo in cucina per ridurre a monte i rifiuti. Protagonisti di questa giornata i 100 bambini delle classi della primaria della Scuola Taddei, che sono stati impegnati in lezioni frontali sul tema della lotta contro lo spreco alimentare, in giochi didattici sull’argomento e in laboratori del riuso creativo in cucina dove hanno sperimentato, con le eccedenze, come reinventare nuovi e gustosi piatti.
Tivoli – Riciclattolo è un successo: 200 giocattoli scambiati dai bambini per l’occasione
La scuola Taddei
Questo istituto scolastico è da sempre molto sensibile alla tematica ambientale. Infatti è stata la prima scuola territorio ad essere plastic free, accogliendo pienamente la rivoluzione green che era in atto in città, ancor prima della direttiva europea in tema di plastiche monouso: nella mensa, da anni, già i bimbi dell’infanzia maneggiano stoviglie in vetro e in ceramica e non plastica monouso. Da circa 5 anni, inoltre, l’istituto è dotato di due compostiere domestiche nelle quali si conferisce l’organico della cucina e si compie la circolarità ecologica.
L’obiettivo comune di ASA Tivoli SpA e della Scuola Taddei, è quello di educare le nuove generazioni sull’importanza del recupero, facendo capire quanto il nostro modo di mangiare e di sprecare cibo possa essere impattante per l’ambiente, ma anche a livello economico, suggerendo così ai più piccoli delle semplici azioni da attuare nel quotidiano per salvaguardare il pianeta e il portafogli.
Un’iniziativa, quella nelle scuole, che fa eco ad un altro progetto aziendale, il Porta a cAsa, dedicato alle attività di ristorazione. Ricordiamo che in Italia si sprecano annualmente circa 2 miliardi e 200 milioni di tonnellate di cibo, circa 100 grammi di cibo al giorno pro capite. Vengono letteralmente “buttati via” 6,5 miliardi di € di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili, circa 4,90 euro a nucleo familiare, che ammontano allo 0,5% del PIL nazionale.