Nel pomeriggio di ieri, martedì 14 gennaio, una trentina di commercianti del centro di Tivoli, si sono riuniti sotto la sede del Comune per protestare contro la probabile futura istituzione della ZTL in via Domenico Giuliani, via dei Sosii e Piazza Plebiscito. A raccontarlo in una nota è il consigliere comunale Damiano Leonardi, che scrive: “Tantissimi commercianti del centro si sono ritrovati sotto il Comune mentre una loro delegazione veniva ricevuta dal Sindaco. Il tema è la ZTL che chiuderebbe il passaggio delle auto a Piazza Plebiscito”.
Vale la pena ricordare che, la ZTL in questione sarebbe dovuta entrare in vigore a partire dal 7 gennaio (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO), salvo poi essere momentaneamente sospesa la sua istituzione per necessari ulteriori approfondimenti.
Tivoli – ZTL in via Domenico Giuliani, servono ulteriori revisioni: rimandata l’apertura del varco
“Sono sempre stato d’accordo a ZTL e pedonalizzazioni, come dimostrato negli anni in cui sono stato al governo della città. Ma non con questa. O ancora meglio, non con queste condizioni al contorno. Adottare un provvedimento del genere è surreale. In una città senza sufficienti parcheggi a ridosso del centro e un trasporto pubblico inesistente (e non certo per colpa della CAT, visto che il finanziamento è regionale e le tratte sono stabilite dal Comune), in una città priva di un piano del traffico, di un piano della sosta e di un piano dei trasporti, la ZTL è stata istituita con un’ordinanza urgente emanata la vigilia di Natale, e poi sospesa in fretta e furia”, prosegue Leonardi.
Poi conclude: “Pianificazione e infrastrutture. Di questo c’è bisogno. Non di provvedimenti che si continuano a prendere senza conoscenza delle ripercussioni sul traffico e sulle imprese del territorio. A 7 mesi dalle elezioni l’amministrazione brancola nel buio. Lo stresso buio che a Campolimpido, dopo Striscia La Notizia, Fratelli d’Italia Tivoli si affretta a dire che non c’è più e invece è ancora lì. Male male. Malissimo”.
Tivoli – Il Giglio: “la luce è tornata”, ma non è vero. Nulla è cambiato, quartiere ancora al buio