Si avvicina la celebrazione del prossimo Giubileo nel 2025, un evento per la quale c’è grande attesa tra i fedeli di tutto il mondo, ricorrenza tanto importante da essere riconosciuta e rispettata anche dalle altre fedi. L’ultimo Giubileo è stato quello straordinario del 2015 voluto da Papa Francesco. Quello che si svolgerà nel 2025 sarà quindi il secondo sotto il suo pontificato.
Un Giubileo solitamente dura un anno e qualche giorno: inizia poco prima del Natale Cristiano e si conclude l’Epifania dell’anno successivo. Il rito più emozionante e conosciuto è sicuramente l’apertura della Porta Santa. Questa Porta viene aperta solo durante l’anno giubilare e le 4 principali sono le basiliche maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. La prima ad essere aperta è la Basilica di San Pietro, le altre porte vengono aperte nei giorni successivi e restano aperte fino al termine del Giubileo quando tornano ad essere murate. Quest’anno eccezionalmente sarà aperta anche una quinta porta, infatti Papa Francesco ha deciso che aprirà anche la Porta Santa nel carcere di Rebibbia.
Per capire meglio la tradizione del Giubileo e il significato profondo di questa ricorrenza, abbiamo deciso di intervistare Don Gaetano Maria Saccà, per 27 anni parroco di Jenne e dal 2021 parroco di San Polo dei Cavalieri.
Don Gaetano, ci spiega cosa rappresenta il Giubileo per i cristiani?
Il Giubileo, è un evento di grande significato nella tradizione cristiana, caratterizzato da un anno di perdono, riconciliazione e rinnovamento spirituale. Questo periodo speciale è segnato da celebrazioni liturgiche, pellegrinaggi e pratiche di penitenza, che invitano i fedeli a riflettere sulla propria vita e a rinnovare il loro impegno nella fede.
A quando risale la tradizione del Giubileo?
Le origini del Giubileo risalgono all’Antico Testamento, in particolare al Libro del Levitico, dove si parla dell’anno giubilare, che si celebrava ogni cinquantesimo anno. In questo anno, i debiti venivano condonati, le terre restituite ai legittimi proprietari e i servi liberati. Questa tradizione si è evoluta nel corso dei secoli, nel cristianesimo il Giubileo fu istituito da Papa Bonifacio VIII nel 1300, rendendolo un evento annuale da celebrare ogni 25 anni. Con il passare del tempo i Giubilei, hanno preso forma diversa, diventando eventi straordinari, come il Giubileo straordinario del 2015.
Perchè si celebra il Giubileo?
Il Giubileo si celebra per diversi motivi, ma uno dei principali è il perdono. È un’occasione per i cristiani di riconciliarsi con Dio e con il prossimo, attraverso la confessione e la penitenza. Questo anno di grazia è anche un invito alla riflessione personale e comunitaria, per esaminare le proprie azioni e il proprio cammino di fede. Per i fedeli, il Giubileo rappresenta un’opportunità unica di ricevere indulgenze plenarie, che possono essere ottenute attraverso la partecipazione a specifiche attività spirituali, come la visita a luoghi sacri, la preghiera e la partecipazione ai sacramenti. È un momento di forte intensità spirituale, in cui i cristiani sono chiamati a vivere in modo più autentico la loro fede, a impegnarsi in opere di carità e a promuovere la giustizia sociale.
Cosa ci dobbiamo aspettare dal Giubileo del 2025?
Il prossimo Giubileo, previsto per il 2025, si preannuncia come un tempo di grande rinnovamento e speranza. In un mondo spesso segnato da conflitti e divisioni, questo evento si propone di portare un messaggio di unità e di pace. Si auspica che i fedeli rispondano a questo invito con entusiasmo, partecipando attivamente alle iniziative programmate, pellegrinaggi ed eventi di preghiera. Inoltre, il Giubileo del 2025 si concentrerà su temi di attualità quali la giustizia sociale, l’ecologia e la solidarietà, incoraggiando i cristiani a riflettere su come possono contribuire a un mondo migliore. È un’occasione per rinnovare l’impegno verso la comunità, promuovere valori di amore e di rispetto reciproco. Inoltre il Giubileo rappresenta un momento propizio di grazia e di rinnovamento per tutti i cristiani. È un invito a ritornare alle radici della fede, a vivere in modo autentico e a costruire un futuro di solidarietà e di amore. Con l’avvicinarsi del prossimo Giubileo, i fedeli sono chiamati a prepararsi spiritualmente, con la speranza che questo anno speciale possa portare pace e riconciliazione in questo mondo che ne ha tanto bisogno.
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