“Lascerò il lavoro e dedicherò tutta la mia vita a Daniele. Vivrò solo per lui, per avere la giustizia che merita dopo che un ubriaco gli ha distrutto la vita”. Così, Maurizio Virgili, papà di Daniele, il vigile urbano investito da un Carabinieri ubriaco su via Tiburtina nella serata del 6 novembre, si sfoga sulle colonne de Il Messaggero.
Una voce rotta dal pianto, in cui racconta gli strazianti momenti in cui ha raggiunto sul posto, all’altezza dello svincolo del Grande Raccordo Anulare, il figlio sofferente. “Io gli ho stretto la mano finché l’ambulanza non lo ha portato via. Ripeteva “Ti voglio bene, sto morendo, sto morendo”. Io ero disperato e arrabbiato”, ha concluso.
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