È stato respinto il ricorso rule 39, promosso da singoli soggetti e sostenuto da European Roma righs centre presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per bloccare il superamento del campo nomadi abusivo di Albuccione e il suo definitivo sgombero. La Corte ha riconosciuto la correttezza delle procedure amministrative poste in essere dalla Città di Guidonia Montecelio, finalizzate al superamento dell’insediamento, evidentemente carente di ogni requisito igienico sanitario, in condizioni di degrado totale, incompatibile con la presenza dell’uomo, procedure già in corso e accelerate dopo il violento incendio che, nel mese di agosto scorso, aveva interessato una vasta area del campo.
Gli elementi di riscontro forniti dal Comune, nella difesa in giudizio assicurata dall’Avvocatura dello Stato, confermano il pieno rispetto della normativa nazionale e comunitaria. L’Amministrazione, d’altronde, ha intrapreso un percorso di accompagnamento all’abbandono volontario del campo abusivo che ha sempre avuto al centro l’attenzione ai diritti dei minori, degli anziani e delle fragilità. Un percorso serio, ponderato e ampiamente approfondito che ha portato alla sottoscrizione dei cosiddetti “Patti di corresponsabilità” con le singole famiglie.
“Siamo soddisfatti di questa decisione che, francamente, ci aspettavamo. Rappresenta un importante riconoscimento alla correttezza del nostro operato, orientato al superamento del campo nomadi abusivo di Albuccione – dichiarano il Sindaco 𝐌𝐚𝐮𝐫𝐨 𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐨 e l’Assessore 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐢 -. La pronuncia della Corte fa cadere le strumentalizzazioni che si sono tentate su una vicenda che necessitava di interventi urgenti per evitare che bambini, anziani e disabili continuassero a vivere in una situazione di degrado e pericolo. Adesso, come già avvenuto nei giorni scorsi per gli appartamenti occupati ai Pichini, chiediamo agli organi preposti che il procedimento già avviato di definitivo sgombero dell’area sia portato a temine in tempi brevi”.