Il Comune di Tivoli segue nuovamente quello di Guidonia e anch’esso rinnova per un ulteriore mese l’ordinanza anti-alcol, in virtù dei recenti divieti non rispettati tra Villalba e Tivoli Terme. Un’ordinanza che ricordiamo essere valida non soltanto nelle zone sopracitate, ma su tutto il territorio comunale.
Un giorno dopo la pubblicazione dell’ordinanza del Comune di Guidonia (Guidonia – Ancora violazioni e disordine a Villalba: l’ordinanza anti-alcol prolungata un altro mese), ecco arrivare quindi puntuale anche quella di Tivoli (Ordinanza n. 342). Le regole rimangono le stesse.
Divieto dalle ore 21.00 alle ore 07.00 di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche da chiunque effettuata (esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita, esercenti attività artigianali), anche tramite distributori automatici ovvero presso circoli privati, con esclusione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, dei pubblici esercizi e delle strutture ricettive;
Sarà vietato anche la vendita per asporto e di somministrazione di bevande, anche non alcoliche, in contenitori di vetro e lattine in alluminio da chiunque effettuata (esercizi di vicinato, attività di somministrazione di alimenti e bevande, dei pubblici esercizi strutture ricettive compresi), con le sole eccezioni di seguito riportate:
● tramite servizio assistito al tavolo all’interno o all’esterno dei locali di esercizio, con obbligo in tal caso a carico degli esercenti di rimuovere immediatamente, al termine della consumazione, i contenitori in vetro e lattine di alluminio a tal fine utilizzati;
● per la somministrazione al banco o al tavolo con utilizzo di bicchieri in vetro secondo i normali usi commerciali;
dalle ore 18,00 alle ore alle ore 07,00 è vietato il consumo di bevande alcoliche in luogo pubblico o aperto al pubblico con esclusione dei luoghi di svolgimento degli eventi e delle manifestazioni programmate e patrocinate dall’Amministrazione comunale di Guidonia Montecelio e per tutta la durata degli stessi, rimanendo in vigore, in quest’ultima ipotesi tutti gli altri divieti sopra descritti. L’inosservanza è punita con una multa da 500 euro.