Delusione e rabbia, i cittadini di Tivoli Terme e in particolare i componenti dell’Associazione territoriale L’Eco di Tivoli Terme, esprimono tutto il loro rammarico per l’esclusione avvenuta ieri, venerdì 20 settembre, dal sopralluogo a Stacchini nell’area dell’ex polverificio, svoltosi alla presenza del Sindaco e di componenti dell’amministrazione, insieme ai rappresentanti degli attuali proprietari dell’ex polverificio. Da anni l’associazione si occupa delle problematiche del quartiere e Stacchini rappresenta senza dubbio una di quelle. Un’area ormai degradata, per troppo tempo lasciata a sé stessa.
Per questo il presidente dell’Associazione L’Eco di Tivoli Terme Roberto Finucci, si è sfogato in una lunga dichiarazione: “Questa mattina (ieri ndr) si è svolto un sopralluogo dell’amministrazione comunale nell’area dell’ex polverificio Giovanni Stacchini. Il lavoro che l’amministrazione vuole intraprendere è la realizzazione, oltre che la bonifica, attività indispensabile e non più rimandabile, oserei dire priorità assoluta, di una parte a Parco Naturalistico e una parte industriale. Che Stacchini sia tra gli obbiettivi strategici e di risoluzione per questa amministrazione ci fa piacere e speriamo finalmente che si riesca a dare rispetto ad un’area fin troppo martoriata e che possa tornare alla comunità”.
Poi prosegue: “Come Associazione Territoriale, che ha combattuto per questo territorio come per altri di Tivoli Terme e in discontinuità con le azioni del passato, dove non c’era una collaborazione tra le parti e dopo aver consegnato due settimane fa le nostre linee programmatiche a Palazzo San Bernardino, dove si riporta una nostra visione di sviluppo per l’area Stacchini e dintorni, ci aspettavamo un invito a condividere e a parlare di queste visioni pur non possibili o realizzabili per molteplici fattori. Stessa identica linea di comportamento svolto per la vicenda Parco Begozzi di Villa Adriana, dove il comitato che ha lavorato per anni per questo parco, non è stato minimamente considerato in una commissione se non dopo alcune precisazioni sollevate da alcuni consiglieri di opposizione“. Ora però, conclude Finucci: “Non ci rimane che osservare e di certo non avremo un ruolo marginale nel rispetto dei cittadini di Tivoli Terme e di un “centro abitato” che merita rispetto e sviluppo”.
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