“Volevo spararle sulle gambe per metterla sulla carrozzina. Se lo meritava”, sarebbero queste alcune delle frasi pronunciate da Domenico Ossoli, 73 anni, che lo scorso 6 agosto ha ucciso a colpi di pistola la moglie Annarita Morelli di 72 anni, in quel di Fonte Nuova. Dalle prime indagini sarebbe emerso uno scenario di vita fatto di liti, minacce e anche alcune aggressioni fisiche, dovute al fatto che Ossoli non accettava la separazione chiesta dalla donna. L’uomo, che al momento si trova nel carcere di Rebibbia, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
Nell’ordinanza del Gip di Tivoli si legge: “Fredda e lucida determinazione che ha sorretto il procedimento volitivo: l’Ossoli ha evidentemente accumulato nei riguardi della vittima una carica di violento e rabbioso risentimento, che è venuta ad esplosione il 6 agosto scorso, quando l’indagato partiva da Norcia con la pistola carica, con il chiaro intento di uccidere“.
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