Si è tenuta ieri, martedì 14 maggio l’audizione in commissione sesta Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti del Consiglio regionale del Lazio con tema “Riscossione arretrati sovracanoni rivieraschi e BIM del Comune di Castel Madama”. Dall’incontro odierno è emerso come una recente nota dell’Agenzia del Demanio, cui ha fatto cenno il presidente, abbia avviato a risoluzione la questione, come ammesso anche dagli intervenuti all’audizione, in particolare il sindaco di Castel Madama e il Dirigente dell’Area regionale attuazione servizio idrico integrato e risorse idriche.
Necessita però a questo punto, come ricordato dal sindaco, un atto della Regione, di carattere eminentemente ricognitivo, che definisca quali siano i beneficiari dei canoni rivieraschi sulla scorta di quanto già fatto da città metropolitana Roma capitale con proprio regolamento, approvato con deliberazione del 27 aprile del 2022, in cui si regolamentano appunto le modalità di ripartizione, introito e destinazione dei sovracanoni dovuti agli enti rivieraschi (cioè i comuni nel cui territorio sono ubicate le opere idrauliche) dai concessionari di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica nel territorio della città metropolitana. I tempi dell’intervento regionale dovrebbero essere brevi, ha aggiunto la Direzione regionale.
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In seguito, spetterà ai comuni individuati con questo atto regionale attivarsi per ottenere quanto spettante, come confermato in audizione dalla rappresentante dell’ufficio legale dell’Acea, quale ente gestore della concessione idroelettrica di cui trattasi, la quale ha detto che l’ente resta in attesa di ricevere dai comuni gli atti dovuti per liquidare le spettanze. I sovracanoni BIM (Bacino imbrifero montano) che sono quelli che vanno ai comuni consorziati, sono già stati pagati, a dire di Acea. Soddisfazione è stata espressa dagli auditi anche a nome del comune di Vicovaro, altro sottoscrittore dell’accordo per il riparto dei sovracanoni rivieraschi spettanti per la derivazione dell’impianto idroelettrico A. Volta, concessione che risale al 1911, come è stato ricordato in audizione.
Anche l’assessore ha espresso soddisfazione per il fatto che la questione sembri avviata a rapida soluzione e ha detto che la questione dei sovracanoni rivieraschi riguarda anche altre province. I comuni saranno aiutati da questi contributi, che saranno prioritariamente destinati ad interventi di tutela e valorizzazione ambientale del territorio, come prevede la normativa. Analoga soddisfazione è stata espressa dall’opposizione in commissione, che si era impegnata per richiedere l’audizione odierna.
A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio