Tivoli si prepara alle elezioni comunali 2024, che dopo dieci anni di amministrazione Proietti, cambieranno volto ai vertici di Palazzo San Bernardino. Sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 i cittadini saranno chiamati a scegliere il nuovo Sindaco, ma ad oggi, a soli tre mesi dal voto, sono soltanto due i candidati annunciati.
I primi ad ufficializzare la propria posizione sono stati i grillini, uniti insieme a diverse liste civiche nella coalizione “48 Piazze”, con la candidatura di Francesca Chimenti a novembre 2023. A seguire è stata la volta del centro-destra, con Fratelli d’Italia e Forza Italia, i quali a febbraio 2024 hanno presentato alla stampa Marco Innocenzi. Rimangono però ancora molti interrogativi e vuoti da riempire. Da una parte la Lega, che al momento non ha ancora appoggiato Innocenzi e potrebbe correre da sola, candidando probabilmente Emanuele Di Lauro, presidente del Consiglio Comunale attualmente in carica. Dall’altra invece, c’è il PD e il centro-sinistra, che finora ha tenuta una posizione attendista, ma che presto ufficializzerà il proprio candidato.
Il PD infatti, deciso a costruire una coalizione forte e dalle grandi aspettative, avrebbe tentato il dialogo con la coalizione “48 piazze”, proponendo come soluzione delle primarie per fare poi fronte comune alle elezioni 2024. Un’ipotesi che dovrebbe però essere ormai naufragata, visto che Francesca Chimenti sembra intenzionata a voler proseguire da sola il percorso intrapreso già diversi mesi fa.
Bocciate le primarie, per il centro-sinistra è quindi tempo di scegliere il proprio candidato. Entro metà mese il PD dovrebbe rendere nota la propria coalizione e annunciare il nome tanto atteso. In cima alla lista ci sarebbe Teodoro Russo, un nome d’esperienza visto il suo passato politico. Nel 1985 fu infatti eletto Consigliere Comunale del Comune di Tivoli e assunse la Presidenza della IV Commissione Consiliare (Lavori Pubblici). Negli anni successivi ha invece ricoperto il ruolo di Vicesindaco, Assessore ai Lavori Pubblici, al Bilancio, al Patrimonio, fino al 1996, quando ha deciso di trasferirsi a Venezia, dove ha costruito un gruppo di società operanti in vari settori. Un nome ben visto tra le fila del partito, anche se rimane ancora qualche scettico da convincere. La scelta ricadrà ufficialmente su di lui?
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