TIVOLI – Che fine hanno fatto i resti del basolato di età romana che insisteva nei pressi dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli? Presi a picconate dalla ditta che ha operato nei lavori di rifacimento della pavimentazione del piazzale e poi scomparsi, sono molti i cittadini che continuano a domandarsi a che punto sia oggi la vicenda.
IL FATTO – Era il 27 luglio 2023 quando le indagini giornalistiche condotte da la redazione de La Tiburtina News, rendono pubblica la notizia. I resti del basolato di età romana che insisteva nel piazzale della struttura ospedaliera, sono stati infatti completamente distrutti, presi a picconate e rimossi con una ruspa. L’antico basolato era stato riportato alla luce nel lontano 1844 e, in età romana, sarebbe stato parte della strada che collegava l’antica porta della città fino all’Anfiteatro di Bleso.
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IL SEQUESTRO DEL CANTIERE – Dopo l’intervento della Polizia Locale, il cantiere è stato posto sotto sequestro su richiesta della Sovrintendenza. Circa una settimana dopo, il 4 agosto 2023, si è tenuta la seduta della Commissione Consiliare Permanente V – Cultura, Turismo e Sport del Comune di Tivoli, convocata con urgenza e avente come ordine del giorno: “Richiesta di informazioni su danneggiamento basolato romano presso porta San Giovanni a seguito di lavori di ristrutturazione”. Alla seduta erano presenti, per il Comune di Tivoli, il dirigente ai lavori pubblici dott. Lucci, l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Laura di Giuseppe, il comandante della Polizia Locale dott. A. D’Emilio, il dirigente all’urbanistica arch. V. Maia e l’avvocato comunale M. Ramondo. Stando a quanto riportato dall’associazione ArcheoTibur, nel corso della seduta sarebbe venuto fuori che: “la ditta esecutrice dei lavori e la Asl Roma 5 avrebbe lavorato in totale abusivismo, avendo i permessi per il solo rifacimento degli intonaci. Nessuna licenza di scavo, nessuna comunicazione al Comune di Tivoli e alla competente Soprintendenza. Il comune di Tivoli, nel qual caso non fosse possibile ripristinare lo stato dei luoghi si costituirà parte civile”.
L’ULTIMO CENNO DEL COMUNE – Il 7 agosto il Comune di Tivoli ha comunicato di essere in attesa degli esiti delle verifiche da parte della Soprintendenza e delle indagini della Procura, e che i basoli rimossi sarebbero dovuti essere nella disponibilità dell’ASL, in attesa di un’eventuale ricollocamento. A quasi tre mesi di distanza da quest’ultimo comunicato, la questione del basolato romano sembra essere finita nel dimenticatoio e rimasta in stand by. Nessun nuovo aggiornamento, nessuna comunicazione ufficiale. Solo una questione di tempi tecnici e lungaggini burocratiche? Forse, ma al momento difficile affermarlo, anche perchè, nonostante le richieste de la redazione de La Tiburtina News, nessun componente della Giunta Comunale ha al momento voluto rilasciare dichiarazioni in merito alla questione, finita in un silenzio quasi tombale. I cittadini continuano a chiedere insistentemente risposte, gli esponenti politici locali se ne sottraggono.
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