Nella bella Tivoli, accanto al magnifico Santuario di Ercole Vincitore c’è una strada che è un monumento. Abbandonato da anni e recuperato dai volontari, è tornato alla luce il Clivus Tiburtinus. Un lungo lavoro, portato avanti con sudore e sacrificio, documentato in un video girato e montato da Alessandro Sabucci, cittadino di Tivoli.
Urbano Barberini, ex assessore alla Cultura e al Turismo di Tivoli, nonché aristocratico e attore, in un post di qualche settimana fa, descriveva così il Clivus: “Quest’antichissima strada, risalente ai primi anni dell’epoca repubblicana, della modesta lunghezza prossima ai 500 metri, ha un fondo in basolato di grandi dimensioni e permetteva di salire all’antica Tibur appena attraversato l’Aniene con il ponte dell’Acquoria. Transitando nella via Tecta, sottostante il Santuario di Ercole Vincitore, accedeva al cuore di Tivoli.
Fu sostituita da un successivo ramo perché particolarmente ripida e quindi inadatta al transito dei carri. Altre modifiche seguirono, in particolar modo nella parte confluente verso il Tempio della Tosse, dove il basolato iniziale fu rimaneggiato con altro di piccole dimensioni e che, oggi, appare particolarmente danneggiato. Grandi resti sono arrivati ai nostri tempi con un’imponente opera di sostruzione in opus reticolatum e tratti di basolato antico, perfettamente conservato sotto un cospicuo strato di detriti che l’hanno conservato e protetto.
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