TIVOLI – Una tragedia sfiorata, ma stavolta tutto si è concluso nel migliore dei modi. Non sempre però la fortuna basta in situazioni del genere. Riceviamo e pubblichiamo in esclusiva quindi, la storia raccontata da un cittadino, Domenico Gianfalla, con la speranza che possa portare a un momento di riflessione. Il fatto è accaduto mercoledì 4 ottobre presso la chiesa di San Francesco a Tivoli, aprendo il dibattito su una questione importante: quella della prevenzione e della conoscenza, che spesso possono salvare vite umane in occasioni come questa.
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“Mercoledì sera intorno alle 18.30 mi trovavo presso la chiesa di San Francesco a Tivoli e l’atmosfera era quella delle grandi feste. All’evento per la celebrazione di San Francesco Patrono d’Italia, erano presenti tutte le maggiori cariche della città, il comandate dei carabinieri, il Sindaco, il Vescovo e c’era grande attesa. Ero lì con la mia amica Roberta compagna della Comunità di Sant’Egidio per partecipare alla celebrazione. A un certo punto dell’omelia Roberta si gira verso me e dice di sentirsi poco bene. La prendo sottobraccio per accompagnarla fuori a prendere un po’ di aria fresca, ma purtroppo a metà del cammino è crollata a terra con il viso pallido, perdendo conoscenza.
Tutti preoccupati si sono avvicinati ed è stato fin da subito chiamato il 112. Il più determinato però è stato un vigile del fuoco Francesco A., che con modi decisi e conosciuti le ha praticato il massaggio cardiaco salvandogli la vita. Alcuni movimenti energici e finalmente la mia amica ha ripreso colorito e ricominciato a parlare. In questo frangente dopo 10 minuti dalla chiamata al 112 è arrivata l’ambulanza. Oggi Roberta si trova presso l’ospedale di Tivoli in osservazione e sta meglio. Si è sfiorato il dramma, dieci minuti a volte sono troppi per salvare una persona da un eventuale infarto.
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Quanto successo apre a una riflessione importante. Cosa fare in futuro per evitare che episodi simili possano ripetersi? Forse mettere dei defibrillatori che siano visibili in città, far sì che le ambulanze disponibili siano sempre parcheggiate nei luoghi più strategici, in modo che i tempi d’intervento vengano ridotti, ma anche organizzare dei corsi di primo soccorso per i cittadini che possano così sfruttare le proprie abilità in situazioni del genere. Poche e semplici idee finalizzate alla prevenzione e salvaguardia che possono salvare la vita di molte persone”.
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