Una lettera aperta al Ministro della salute Orazio Schillaci, ha portato alle cronache il caso di Miriam Crimi e di sua mamma, Gloria Deisori, entrambe di Villanova di Guidonia. Gloria da anni combatte per sua figlia (23 anni), la quale soffre di un ritardo cognitivo lieve, disturbi comportamentali gravi ed epilessia. Nonostante le tante richieste di supporto per trovare una struttura riabilitativa per lei, nulla è cambiato negli ultimi anni. Ad oggi Miriam è affidata a una comunità dove vivono prettamente persone anziane. Una struttura inadeguata per aiutarla.
Martedì 18 aprile alle ore 10.00, presso la sede della Regione Lazio in Via Cristoforo Colombo 212, si terrà una manifestazione di solidarietà per Miriam. A guidarla ci sarà proprio la mamma Gloria Deisori, che porta nel cuore la speranza di far vivere una vita migliore a sua figlia. La protesta è già iniziata e oggi alcuni cartelloni raffiguranti l’immagine simbolo di questa iniziativa, l’abbraccio tra madre e figlia, sono stati affissi per Guidonia. La frase è chiara: “Le cure servono per vivere, non per morire”, recita il manifesto.
Di seguito la lettera scritta in precedenza dalla madre di Miriam al Ministro Orazio Schillaci.
“Illustre ministro Orazio Schillaci
Sono Gloria Deisori, la mamma di Miriam una ragazza di 23 anni con un ritardo cognitivo lieve e disturbi comportamentali gravi ed epilettica. Attualmente mia figlia è sotto tutela del tribunale di Tivoli poiché ha in corso delle ristrettezze per garantire a lei una maggiore sicurezza sociale.
Dopo anni di sofferenza noi genitori siamo stati costretti a denunciare Miriam alle autorità per molestie domestiche per proteggerla in quel periodo che aveva incontrato persone che la manipolavano dando così modo di aggravare il suo stato psichico mettendosi in pericolo Siamo in contatto da anni con la Asl di Guidonia e con il Centro di salute mentale.
Sono anni che non troviamo una struttura adeguata per riabilitarla. Miriam passa da una RSA all’altra senza avere un’adeguata riabilitazione. Queste strutture psichiatriche o rsa non sono adeguate a Miriam, che si trova a vivere ogni giorno momenti di frustrazione, con persone anziane che purtroppo non sono in grado di poter socializzare. Sono anni che inseguo strutture che potrebbe aiutare mia figlia. Miriam chiede una giusta riabilitazione e preparazione alla vita futura che le garantisca una maggiore autonomia quando noi genitori non ci saremo più! Miriam chiede semplicemente di stare con dei coetanei ed occupare il tempo con maggiori attività o lavorare … soprattutto lavorare.
Purtroppo Miriam è un soggetto fragile e di facile manipolazione , serve per questo motivo un percorso socialmente a lei utile a riconoscere il giusto e sbagliato. Di chi fidarsi o meno e di proteggersi al di fuori di casa.
Per questo motivo vi chiedo e vi invito a concedermi un incontro al fine di poter valutare un inserimento con il vostro aiuto“.
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