Dopo la lunga attesa per assegnare la progettazione dell’Auditorium di Tivoli che dovrà sorgere nell’ex cartiera Amicucci-Parmegiani (di proprietà del Comune), avvenuta a fine gennaio 2022, prosegue l’iter burocratico che porterà alla realizzazione dell’intervento finanziato dai Beni Culturali con 6,5 milioni di euro, che prevede oltre alla costruzione dell’Auditorium anche quella di un parcheggio all’interno della struttura.
Ad aggiudicarsi il concorso sono stati gli architetti, tutti giovanissimi (tra i 30 e i 40 anni), degli studi Aut Aut architettura ed expandstudio. Tra loro, figura anche Davide Troiani, 33 anni, nato a Roma ma cresciuto a Villa Adriana, fondatore insieme a Francesco Leoni proprio di expandstudio. “Da parte mia e degli altri ragazzi è stata una soddisfazione incredibile. Soprattutto per il pregio dell’area, che vede numerosi stratificazioni storiche, romane, medievali, oltre all’archeologia industriale. Il progetto è stupendo”, ci spiega in esclusiva Davide Troiani, che poi prosegue: “Essendo cresciuto a Villa Adriana vedevo dal basso ogni giorno le cartiere. Ho assistito anche al crollo avvenuto nel 2009. Per me poter lavorare a un progetto così nella città in cui sono cresciuto è una soddisfazione e un orgoglio”.
A CHE PUNTO SIAMO – “Dopo l’aggiudicazione del concorso, abbiamo consegnato il progetto di fattibilità tecnica economica che è stato approvato dal RUP. Successivamente sono state fatte delle indagini archeologiche sull’area dove sorgerà l’Auditorium. Il progetto è in fase di revisione con la sovrintendenza, c’è un dialogo in atto per valutare tutti gli aspetti più in dettaglio. A seguito di queste indagini svilupperemo un progetto definitivo aggiornato. Una volta approvato, ci sarà una fase di progettazione esecutiva e infine la gara d’appalto per assegnare i lavori”.
IL MUSEO DELLA CARTA – “Per il museo della carta che sorgerà accanto (Sono stati stanziati altri 6 milioni per la realizzazione di questo secondo progetto di rivalozzazione dell’area ndr.) avevamo presentato un master plan in fase concorsuale. Il progetto non è il nostro, ma collaboriamo con chi se ne occuperà. In questo caso l’iter burocratico è più indietro, anche se avrà meno complicazioni”.
OTTIMISMO – “Ottimisti che non ci saranno intoppi? Direi di sì. Speriamo di poter vedere realizzato quello che avevamo immaginato, che valorizzerebbe quella parte del centro storico di Tivoli. La parte di Piazza Tani rimane un po’ staccata dal centro vero e proprio, ma con questo progetto potrebbe rivivere lo splendore di un tempo. Purtroppo non ci sono date certe, queste cose richiedono un lasso di tempo lungo. Pronto nel 2030? Non lo so, ma sicuramente me lo auguro”.